Ingredienti
La pasta con le sarde alla palermitana è un piatto da favola, perfetto da preparare per un pranzo o una cena e stupire tutti i vostri ospiti.
Oggi andiamo alla scoperta di una ricetta favolosa, una vera e propria istituzione in Sicilia: la pasta con le sarde. Semplice, gustosa e profumata, questo primo piatto tradizionale è oramai conosciuto in tutta Italia
Come tutte le ricette della tradizione, può capitare che cambi non solo spostandosi di città in città, ma anche di via in via: pensate che c’è chi mette lo zafferano, chi il concentrato di pomodoro e chi ancora usa solo un certo tipo di pasta. Ma su una cosa non di discute: le sarde vanno a braccetto con il finocchietto, altro grande protagonista del piatto.
Oggi, senza stare a discutere su tutte le versioni esistenti, proveremo a realizzare la ricetta autentica di questa pasta golosissima. Noi abbiamo deciso di preparare degli spaghetti con le sarde, ma vanno benissimo anche i bucatini, perché per questo tipo di sugo la pasta lunga è particolarmente indicata, ma se volete potete anche provare con altri tipi di pasta.
Che dite, cominciamo? Ecco tutti i foto passaggi e la videoricetta.
Come fare la pasta con le sarde: ricetta classica
1. Cominciate pulendo bene le sarde: apritele a libro dopo aver staccato la testa e rimuovete la lisca, poi passatele sotto acqua corrente per pulirle a fondo. Una volta fatto mettetele da parte.
2. Ora mettete a mollo l’uvetta.
3. Nel frattempo, in una pentola o padella capiente, cuocete la cipolla con le acciughe e un filo di olio finché le acciughine non saranno completamente sciolte.
4. Intanto, fate sciogliere lo zafferano in un pochino di acqua e aggiungetelo al resto degli ingredienti.
5. È il momento delle sarde e dell’uvetta da unire in padella.
6. Girate bene il tutto, poi aggiungete anche i pinoli e lasciate per 5 minuti a fiamma medio bassa.
7. Intanto fate bollire il finocchietto in una pentola colma d’acqua (che servirà per cuocere la pasta) per circa 10 minuti, poi scolatelo e lasciatelo da parte.
8. Una volta che sarà freddo, strizzatelo e tagliatelo finemente, poi aggiungetelo al sugo in cottura, salando quanto serve (assaggiate!) e mettendo anche una bella grattata di pepe nero.
9. Cuocete la pasta nell’acqua dove avete sbollentato il finocchietto selvatico e poi, quando sarà cotta, unitela nella padella del sugo e, se quest’ultimo dovesse risultare troppo asciutto, aggiungete un mestolino di acqua di cottura.
10. A parte, tostate il pangrattato in padella, e una volta che la pasta sarà pronta terminate il piatto con una bella spolverata.
La vostra pasta con le sarde fresche e finocchietto selvatico è pronta: buon appetito!
Vi è avanzate del pesce? Provate anche le sarde in saor! Per altri primi invece vi consigliamo di consultare tutti i nostri primi di pesce.
Condimento per la pasta con le sarde: le varianti più buone
A seconda della zona e di come una famiglia è solita prepararla, la pasta con le sardine fresche si può realizzare in diversi modi. Per esempio c’è chi non utilizza lo zafferano, ritenuto un’aggiunta troppo gourmet per un piatto povero, nato dalle famiglie dei pescatori. Inoltre, c’è chi prepara questa ricetta tradizionale della pasta con le sarde rossa, con la passata di pomodoro nella quantità che preferite, ma facendo attenzione a non esagerare per non rischiare di perdere il sapore delle sarde. Infine, per rendere ancora più gustosa questa ricetta semplice, la pasta con le sarde alla palermitana è perfetta per raggiungere lo scopo. Viene infatti preparata in bianco e passata circa 10 minuti in forno a 180°C prima di impiattare.
Conservazione
Consigliamo di consumare al momento questo primo piatto di pesce.
Dove nasce la pasta con le sarde: origini del piatto
Pensate che la ricetta tradizionale della pasta con le sarde sembra avere origini antichissime e attestarsi come prima ricetta mare e monti della storia. Infatti le sue origini risalgono, secondo gli scritti, all’assedio di Siracusa da parte degli arabi nel 827 D.C. Durante le battaglie un cuoco arabo del generale Eufemio da Messina che, per sfamare le truppe, inventò questo piatto sostanzioso ma preparato con pochi e semplici ingredienti che arrivavano sia dalla terra (con il finocchietto selvatico) che dal mare (con le sarde).
La ricetta conquistò tutti i combattenti e venne tramandata fino ai giorni nostri.